mercoledì 14 dicembre 2011

Un giorno qualsiasi, due giovani donne italiane dagli occhi azzurri, a Delhi

I semafori diventano verdi contemporaneamente , i cani aspettano senza fretta di essere investiti da una città che ha davvero fretta . I clacson sono la voce di una popolazione . Credo che a breve gli rimarrà  in mano la leva del cambio a dispetto di khali e shiva e qualche altra protezione che non serve se non sai guidare . I sorpassi si effettuano rigorosamente senza guardare senza segnalare eventualmente suonando se chi c'è  davanti  non ha capito le tue intenzioni . Sono sudata ed esterrefatta e ringrazio il Nivea deo  24 h chiedendogli anche scusa per aver dubitato di lui . I rikshaw sono fregati dal fatto di non avere il clacson . Diceva di sapere dove stavamo andando , ma si è già fermato a chiedere una volta . Mi correggo : 2 !! Sembra che nessuno lo sappia . Oddio ora ammazziamo qualcuno sul serio ! E se non lo facciamo guidando: lo faccio io, aggredendo l'autista !


Colazione sulla terrazza, a Le Cosmos: La chiamano terrazza ! credo di aver visto terrazze migliori in Ramallah, e di sicuro sono meno appiccicosi quando si tratta di supervisionare il servizio . Fa nettamente caldo , e non riesco a pensare a altro che non sia il  letto. Il 'supervisore' si è seduto con noi e ci fa 1000 domande, scivolando sempre più spesso sul privato, mi invento risposte più o meno vere e mi stropiccio gli occhi dal caldo lo smog e la stanchezza , e per fargli capire che non ci sono chances che non compreremo la giornata di servizio taxi offerta dal cugino di suo cognato che ha un prozio che gestisce un albergo dall'altra parte della città . E magari incanta anche i serpenti!!
Non avendo il coraggio di sfrattarlo ci pensa Lady T che fino ad un minuto prima si stava spulcinado i polpacci e toccacciando i piedi in segno di acuto nervosismo.
Il the potevo evitarlo e il sandwich al formaggio senza te non sarebbe mai sceso, morale: forse avremmo fatto prima ad andare a letto e basta .
L'importante è non avere il 'supervisore' tra i piedi, anche se conosce a memoria il numero della nostra stanza a quanto pare , visto che se non suona il campanello:  ci telefona!!
Ci riposiamo per 3 ore , dopo aver cercato un modo alternativo per usare la doccia,   riempiamo il secchio e ci laviamo con la scodella, aspetto domani per preoccuparmi della regale choima..

La nostra prima impressione di Delhi , contrattazione perpetua a parte - pratica alla quale è adetta Lady T, e che comincio a pensare in India sarà fondamentale !!- arriva da Red Fort, un simbolo della magnificenza pre coloniale , che gli Indiani apprezzano molto, come del resto un piccolo e arrangiato museo di storia militare nel quale si accalcano fotografano e si spintonano per vedere repliche o pezzi veri di antichi ferri ormai visibili solo in libri ti archeologia balistica o al piccolo e arrangiato museo di storia militare di Red Fort .
Il viaggio in  tuk tuk è una fantastica avventura da proporre anche a Jake Osbourne e alla sue ciurme di pavidi bungee jumpers dediti ai cocktail di adrenalina e lacrime .
I bambini ci guardano dietro sorrisi timidi e incuriositi e i più coraggiosi ci chiedono una foto , sembra che non abbiano mai visto un paio di occhi blu e un paio azzurri camminare . In verità di occidentali se ne vede parecchi ... Noi accettiamo sorridiamo e anche quando ce lo chiedono i giovanotti impataccati di brillantina diciamo di si , ci mettiamo in posa per il nostro momento di celebrità accattonata.
Red Fort non è mantenuto come dovrebbe ma non gliene si può fare un cruccio , l'India e più impegnata a mantenere i poveri nel loro  status e a far schizzare il Pil alle tacche più alte del giochino per accorgerei di tutto questo . L'entrata per gli indiani è 10 rupie per noi 250 a testa .. Ci sta , lo accetto è giusto, ma voi testine a turbante potreste sistemarlo questo posto !! Per lo meno fate giu un po' di polvere ai plastici delle Cartagine epiche e al revolver del comandante !!
Occhi ovunque .. Occhi illuminati da sorridi sinceri e che non sanno dire No ! Mai ... Piuttosto chiamano a casa se non sanno dove ti stanno portando .. Ma che No! Non lo dicono quasi mai .
Usciamo da Red Fort e il mio mistico radar mi chiama al tempio al di la della strada dove qualcuno ci deve per forza aver assistito !!

Autrice: Manuela Layla Mary Little Sister Stura e correttrice di bozze: Teresita aka Lady T, tita